In alcuni casi è obbligatorio farsi dare una certificazione energetica, ma si tratta di una materia che potrebbe risultare un po’ complicata per tutti i neofiti. Se abbiamo la necessità di avere un rapporto energetico Roma possiamo rivolgerci a dei professionisti che hanno l’abilitazione per fare degli interventi di manutenzione ed operare dei controlli su quegli impianti di climatizzazione o quegli impianti termici che rientrano all’interno dei termini necessari affinché scatti l’obbligo.
Secondo le normative ricadono nell’obbligatorietà gli impianti che servono a riscaldare gli ambienti che hanno una potenza termica superiore ai 10 kW mentre per tutti gli quelli che servono a rinfrescare gli ambienti si prevede una soglia da superare di 12 kW. Comunque questi controlli sono obbligatori per legge e spesso vengono effettuati in alcuni momenti precisi. Un bravo tecnico installatore autorizzato, infatti, avrà operato in tal senso durante il collaudo dell’impianto, che segue sempre la prima installazione. Se poi l’impianto stesso subisce dei pesanti interventi di manutenzione che mirano alla sostituzione di elementi che intaccano l’efficienza energetica, si dovrà ripetere il controllo.
C’è da specificare che si tratta di interventi diversi da quelli di manutenzione ordinaria.
Non bisogna interpretare questa legge come eccessivamente restrittiva, perché in effetti è conveniente per tutti operare un certo controllo sul proprio impianto termico, sia che si tratti di una caldaia, sia che si tratti di un climatizzatore.
Può capitare che i consumi energetici dei propri impianti superino quanto preventivato e magari si desidera andare a ridurli.
Vediamo ora quali sono da considerare come impianti termici, per capire se rientriamo dall’obbligo di effettuare il rapporto energetico.
Gli impianti termici sono tutti quegli impianti che servono a riscaldare dei locali, ad esclusione di quelli che producono solo l’acqua (dunque non i boiler). Perciò chi ha una caldaia, a prescindere dalla sua fonte di alimentazione e del combustibile adoperato, chi ha una stufa, un caminetto, un climatizzatore, un condizionatore d’aria o altri apparecchi di questo tipo è soggetto all’obbligo di produrre un certificato che garantisca il controllo del rapporto energetico.
Che poi questo impianto vada a riscaldare una singola abitazione o invece un intero condominio, ciò che conta è la loro potenza. Il rapporto energetico, a seguito del controllo dell’impianto, viene allegato nel libretto dell’impianto.
Ne esistono quattro tipologie differenti: uno per le caldaie, uno per i climatizzatori, uno per gli impianti di teleriscaldamento ed un quarto tipo per gli impianti di cogenerazione. Si potrebbe essere confusi rispetto a questo obbligo: prevede per caso una cadenza specifica? In effetti, in passato le caldaie dovevano essere controllate una volta all’anno mentre ora non è più necessariamente così, dipende da diversi fattori. Ad esempio, se la caldaia è alimentata da un combustibile liquido o solido, a seconda della potenza termica il controllo andrà fatto una volta all’anno o ogni due.
Se invece la caldaia viene alimentata con il gas, il metano o gpl, il rapporto energetico dovrà essere effettuato, a seconda della potenza termica dell’impianto, una volta ogni due anni o una volta ogni quattro anni.